sabato 7 dicembre 2013

UNA NUOVA POSSIBILITA' MEDICA

LA SCOPERTA

Negli anni Sessanta del 20° secolo alcuni ricercatori scoprirono che il midollo osseo contiene almeno due tipi di cellule staminali. La prima popolazione scoperta, le cellule staminali emopoietiche, dà origine a tutte le cellule del sangue. Pochi anni dopo fu scoperta una seconda popolazione, le cellule stromali del midollo osseo. Questa è una popolazione cellulare mista che genera l’osso, la cartilagine, il grasso e il tessuto connettivo e fibroso. Nonostante questi dati, la maggior parte dei ricercatori non credeva che le cellule nervose potessero essere rigenerate nel cervello adulto. Soltanto negli anni Novanta fu accettata nel mondo scientifico la presenza di cellule staminali nel cervello, capaci di generare i tre tipi cellulari principali dell’encefalo. A partire da quel momento numerosi gruppi di ricerca si sono dedicati allo studio delle ASC (cellule staminali adulte) e sono stati condotti indagini pre-cliniche su modelli animali per la terapia cellulare in tessuti danneggiati o malati.  Molti esperimenti hanno recentemente dimostrato che alcune cellule staminali adulte possiedono la capacità di generare cellule specializzate di tessuti diversi. Questa proprietà è nota come plasticità. Attualmente la ricerca è rivolta a determinare quali siano i meccanismi responsabili della plasticità delle ASC. Se questi meccanismi verranno compresi, in modo tale da poter essere controllati, le cellule staminali da un tessuto sano potranno essere indotte a ripopolare un tessuto danneggiato.

LE STAMINALI


COSA SONO?

Le cellule staminali sono cellule non specializzate presenti in tutti gli organismi viventi. Una cellula staminale non possiede alcuna specializzazione fisiologica. La definizione di cellula staminale si basa essenzialmente su due caratteristiche: aautorinnovamento, ossia la capacità di generare una cellula indifferenziata esattamente uguale alla cellula-madre attraverso numerosi cicli cellulari; bpotenza, vale a dire la capacità di differenziarsi in tipi cellulari specializzati.
Queste due caratteristiche le rende particolarmente versatili, inducendo a pensarne un utilizzo medico applicabile praticamente ad ogni problema dell'organismo


Per ulteriore chiarezza e approfondimento riportiamo il link del portale "Treccani" sulle staminali:

IL CASO ITALIANO


    LA STORIA DI VANNONI E DEL METODO "STAMINA" 

La storia di quest'uomo è controversa: le informazioni al suo riguardo sono poche e frammentarie o non confermate. Per quanto riguarda la nostra cronaca, il motivo per cui ora ha tutti questi riflettori puntati addosso, è necessario sottolineare che Vannoni non è un medico, è laureato in lettere e filosofia, e
 prima di diventare 'terapia compassionevole' le guarigioni promesse da Vannoni e il team costavano caro e non sempre avevano un buon esito.  Riportato anche il caso di Torino, dove ha avuto luogo la prima sede di "Stamina", nei cui laboratori i N.A.S. hanno riscontrato carenze igieniche e mancanza di adeguate misure di asetticità, condizioni necessarie quando si lavora con questo tipo di cellule.  Sono morte persone, già malate in precedenza di malattie gravi che volevano sperimentare una cura alternativa. Passato un po' di tempo dall'inizio della terapia, se le iniezioni di staminali venivano sospese anche solo per una seduta, c'era un improvviso peggioramento e il decesso. Dopo questi avvenimenti nasce "Stamina Onlus" associazione non a scopo di lucro, la stessa che si batte per le cure che vuole proporre, in prima linea i malati e chi crede in questa possibilità, dall'altra parte la scienza e il rigore verso un metodo mai sperimentato.

LA RISPOSTA DELLA COMUNITA' SCIENTIFICA INTERNAZIONALE pt.1

LE CRITICHE MOSSE DAL NOBEL YAMANAKA E DALL'ISSCR



La decisione di somministrare un trattamento non dovrebbe essere presa al di fuori di una sperimentazione clinica controllata, senza dati sulla sicurezza e l’efficacia”.




Al coro di critiche mosse all’Italia dalla comunità scientifica sul caso Stamina, si aggiunge anche la voce del premio Nobel per la Medicina 2012 Shinya Yamanaka, presidente della Società internazionale per la ricerca sulle cellule staminali (Isscr).

La Società prende posizione sulla vicenda italiana esprimendo preoccupazione per la decisione, da parte del Governo italiano, di autorizzare l’uso nei pazienti di una terapia non provata a base di staminali. “Siamo vicini ai pazienti con malattie incurabili – premette il giapponese Yamanaka, padre delle cosiddette staminali pluripotenti indotte (Ips) – tuttavia, non ci sono sufficienti ragioni per ritenere che questi pazienti possano beneficiare di una terapia a base di staminali[...]”.

La Isscr. Sottolinea che “in letteratura scientifica non c’è una chiara evidenza che le staminali mesenchimali abbiano una qualche capacità di migliorare condizioni di tipo neurologico, né esiste un’evidenza convincente, ottenuta in trial clinici, che questo tipo di cellule possa offrire benefici a pazienti neurologici”. Tanto che “l’agenzia italiana del farmaco Aifa aveva in precedenza bloccato questo trattamento”, stoppando il laboratorio degli Ospedali Civili di Brescia dove le cellule vengono preparate secondo il metodo della Fondazione Stamina. “L’Isscr ritiene che le cure compassionevoli e innovative siano importanti, ma trattamenti non testati dovrebbero essere offerti fuori dai trial clinici solo in circostanze limitate, laddove ci sia una fondata ragione teorica per credere che i pazienti possano trarne beneficio”.
"I paletti regolatori – precisano – sono stati sviluppati attraverso i decenni proprio per rispondere alle istanze dei pazienti che avevano riportato dei danni durante le sperimentazioni sull’uomo”. La Società internazionale sottolinea “il ruolo cruciale che le revisioni indipendenti degli esperti e la vigilanza giocano nello sviluppo e nell’impiego di trattamenti cellulari", in particolare grazie all’attività di “enti locali competenti e autorità regolatorie nazionali che hanno proprio il compito – ricorda la Isscr – di proteggere la salute umana e assicurare la qualità, l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti medici”.
Le cellule staminali rappresentano una grande promessa per il trattamento di un’ampia gamma di malattie e lesioni” riconosce la Isscr. “Tuttavia sono richiesti anni di ricerca di base in laboratorio, seguiti da rigorose sperimentazioni cliniche, per portare al letto dei pazienti terapie sicure ed efficaci. E al momento, il range di malattie per le quali i trattamenti a base di staminali si sono dimostrati sicuri ed efficaci rimane limitato”. Il target è destinato ad aumentare grazie agli sviluppi futuri della ricerca ma fino a che gli studi non saranno stati completati – ribadisce – non possiamo sapere con sicurezza quali patologie possono essere effettivamente trattate con le staminali, o come queste cellule devono essere usate a garanzia di sicurezza ed efficacia”.
La Isscr è quindi preoccupata che trattamenti cellulari inadeguatamente sperimentati vengano commercializzati nel mondo a pazienti e famiglie, senza che vi siano le garanzie necessarie ad assicurare efficacia e sicurezza”.

La replica del ministero è secca: l’Italia ”non ha autorizzato alcuna terapia non provata a base di staminali” precisa il ministro della Salute Renato Balduzzi. L’autorizzazione alla prosecuzione dell’uso del metodo Stamina avviene “in via eccezionale” e sotto “stretto monitoraggio clinico”.

LA RISPOSTA DELLA COMUNITA' SCIENTIFICA INTERNAZIONALE pt.2

L'AMMONIMENTO DELLA RIVISTA "NATURE"

La sperimentazione del metodo Stamina dovrebbe essere bloccata: lo sostiene un editoriale della rivista scientifica internazionale Nature, nel quale si rileva che "le autorità italiane non dovrebbero andare avanti nel sostenere test clinici di una terapia cellulare non provata e che non ha solide basi scientifiche".

L'editoriale di Nature rivela che la scorsa settimana la stessa rivista aveva presentato i dati secondo i quali la controversa terapia della Fondazione Stamina si basa su dati errati.

 
''Nella letteratura scientifica - prosegue l'editoriale di Nature - non esiste nessuna evidenza convincente del fatto che le cellule staminali che si trovano nel midollo osseo, che possono generare ossa, grasso e cartilagine, possano essere forzate a produrre cellule nervose o altri tipi di cellule". La possibilità di questa trasformazione, rileva Nature, è invece rivendicata dal presidente della Fondazione Stamina, Davide Vannoni, come "la base della sua cura".


Nature osserva quindi che "una vicenda così poco verosimile come quella di Stamina dovrebbe spingere il governo italiano ad essere estremamente cauto". Anche perchè, prosegue, "Vannoni dichiara di somministrare cure che preferisce condurre senza la supervisione di parti indipendenti. Non ha fornito dettagli circa il suo protocollo alle autorità sanitarie sebbene il suo trattamento sia invasivo in quanto implica il prelievo di midollo osseo dai pazienti, la manipolazione delle cellule in vitro e iniettandole nel paziente dal quale le cellule erano state prelevate".


Nature rileva inoltre che Vannoni "insiste nel sostenere che la sua terapia possa essere preparata solo da persone di sua fiducia, senza utilizzare le norme di buona fabbricazione". La rivista osserva infine che "Vannoni non è un medico qualificato, ma un insegnante di Psicologia nell'università di Udine" e che "ignora l'unico test reale della sua terapia fatto finora", quello condotto nell'ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste, sospeso in seguito alla morte di due bambini trattati su cinque.

I MALATI ITALIANI


LE RISPOSTE DI PIAZZA

Negli ultimi mesi si sono tenute molteplici manifestazioni contro il governo Italiano, inerente i tagli alla ricerca sul metodo ‘Stamina‘, che ha portato in piazza centinaia di manifestanti. Malati e famiglie di disabili hanno urlato la loro rabbia e i loro slogan a partire dagli ospedali di Brescia, passando per la Sicilia arrivando fino di fronte a Palazzo Chigi a Roma.

Nelle recenti proteste Vannoni e "Stamina" sono stati sostenuti da molti malati che vedono in questo metodo una speranza che è in grado di migliorare le loro condizioni di salute. 
“Lasciateci curare” è una delle frasi  più sentite durante le proteste. Molti erano genitori di bambini malati e altri manifestavano la loro rabbia per i figli che hanno perduto.
In piazza alcuni di loro hanno anche sporcato di sangue le foto del presidente Napolitano e del presidente del Consiglio Enrico Letta, letteralmente dissanguandosi sulle immagini dei leader politici . La disperazione di queste persone è forte e tangibile, come solo chi è malato senza la realtà di una cura può essere.
Queste manifestazioni miravano all'obbiettivo di poter dialogare con il ministro della Sanità e con gli altri leader dello stato, ma l'incontro non ha avuto esito positivo.
Nonostante tutte le controversie Vannoni è fiducioso sullo sviluppo della ricerca, sostenendo che sia necessario andarsene dall’Italia. Il suo scopo è aprire altre sedi che possano proseguire le cure grazie all' appoggio economico di società private.





Riportiamo qui sotto alcuni link dei video delle manifestazioni.

Roma:

Sicilia:


POTENZIALE TECNOLOGICO E REALTA' SOCIALE


CONCLUSIONI

Ad oggi molte restano le contraddizioni: la mancanza di chiarezza da parte di "Stamina Foundation" rende difficile prendere una posizione al riguardo. Le cellule staminali possiedono un gigantesco potenziale scientifico, questo è indubbio, ma le conoscenze possedute al riguardo sono ancora parziali e mai testate sull'uomo. La comunità scientifica internazionale, si è espressa chiaramente su questa faccenda: le sperimentazioni umane non possono essere svolte, non si hanno conoscenze certe di quali possano essere gli effetti sul lungo periodo, è quindi nella volontà di proteggere i pazienti stessi che si interrompono le procedure mediche. Su questa consapevolezza si basa quindi la scelta del ministro Lorenzin di fermare tutto. Restano le voci, anzi le urla, di quei cittadini malati che lottano per avere la possibilità di guarire. E' a questo punto che ci si ritrova costretti a puntare i riflettori su Davide Vannoni, che propone cure portentose che ridanno speranza a tantissimi cittadini, senza essere certi che questa speranza esista davvero. I movimenti di piazza, le emozioni di quegli esseri umani che vivono il problema in prima persona, non vanno intrecciate con le procedure scientifiche, asettiche e rigorose: il lato sociale e il lato tecnico si toccano in "Stamina Foundation"; solo che il lato tecnico è ancora, in gran parte, inesplorato e il lato sociale particolarmente vulnerabile.

Il dilemma rimane:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/383590/golia-stamina-stregoni-o-scienziati.html